venerdì 10 marzo 2017

6. Cometa Camaleonte

Altro ancora by The Old Flynn su The TOF Spot e The Auld Blogge: Mike Flynn's Journal!




Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.

 

Precedentemente sulla Scazzottata...

  1. I nemici di Galileo sono riusciti a trascinarlo in una discussione teologica, non proprio una grande idea per un privato cittadino durante la Riforma Protestante. Gli avvocati e i politicanti che mandano avanti la baracca hanno scarso interesse e quasi nessuna comprensione delle scienze naturali: le vedono solo come sgradevoli seccature su cui certa gente si impunta e non vedono l'ora di liberarsene. Persino i Lincei sono perlopiù naturalisti privi di un'adeguata preparazione in astronomia.
  2. A Galileo è stato chiesto con gentilezza di provare che la Terra si muova davvero prima di pretendere che la Chiesa reinterpreti le Scritture. Ma il matematico toscano ha un carattere irascibile e impaziente. Sente di vedere le cose in modo così chiaro che la richiesta di una dimostrazione gli sembra pura cocciutaggine e, ahimè, inizia a vedere prove dove non ce ne sono.  
  3. Il risultato è che nel 1616 il libro di Copernico è stato ritirato dalla pubblicazione -- la terza edizione è appena uscita -- in attesa di correzioni. Che non sia stato semplicemente interdetto è evidenza del fatto che le autorità non hanno problemi con l'eliocentrismo di per sé, solo con l'affermazione che sia un fatto fisico (per cui etc etc.) Un altro libro che si impicciava di Scritture nel nome del Copernicanesimo -- di Padre Foscarini -- è stato proibito, indicando ciò che veramente importa al Sant'Uffizio. 
  4. Galileo si sente a posto con tutto ciò, dato che crede che ben presto avrà la dimostrazione fisica che Bellarmino desidera. A quel punto Scriverà Un Libro.
Non dobbiamo supporre che Galileo si sia tirato contro tutto quanto con la sua personalità arrogante, anche se questa certo non aiuta. (Un sacco di gente sta parlando di movimento terrestre senza sollevare polveroni. Il protestante Keplero, per esempio, è stato nominato Matematico Imperiale da un Imperatore Cattolico* ed i gesuiti gli offriranno un posto da docente universitario promettendo che non si dovrà convertire.) Galileo è stato incessantemente braccato da una banda di nemici aristotelici guidata da Ludovico delle Colombe, che lo ha più o meno obbligato a rispondere in termini teologici. Si preoccupa sinceramente che se insistono assilleranno la sua amata Chiesa fino a farle prendere una posizione teologica su una questione di fatti empirici.
(*) Matematico Imperiale. A questo punto della storia, Keplero ha ottenuto il permesso di trasferirsi a Linz e lavorare sulle Tavole Rudolphine, un pratico manuale su cui applicare il suo strano modello astronomico ellittico.
Ma non dobbiamo nemmeno pensare che le autorità ecclesiastiche stiano "dando la caccia" a Galileo per qualche radicata ostilità antiscientifica di chi odia la scienza. Ognuno pensa di essere dalla parte della scienza, e nessuno di essi -- nemmeno Galileo -- pensa alla scienza nel modo in cui facciamo oggi. Le autorità sono piuttosto bendisposte verso Galileo, specialmente coloro come Bellarmino, i Barberini, del Monte ed altri del "clan Toscano" all'interno della Curia, che gli danno una mano ogni volta che è possibile. Bellarmino gli ha fornito un'anteprima del decreto del 1616 in modo che non ne venga colto di sorpresa e umiliato pubblicamente, e non ha problemi a procurargli un certificato che afferma che Galileo stesso non è stato accusato di alcunché. Una volta che le correzioni a Copernico saranno fatte, è il benvenuto ad usarlo e discuterlo come modello matematico. È solo finché non ne ha una prova che non può dire che è una realtà fisica.





Nonostante Bellarmino abbia dimostrato una certa comprensione di quello che oggi riconosciamo come metodo scientifico, non si può dire che abbia emesso il decreto per amor di metodologia scientifica. Molte teorie scientifiche sono state proclamate -- e accettate -- prima delle loro prove -- Maxwell, Darwin, Einstein, etc. Ma nello Zeitgeist del XVII secolo non è stato ancora metabolizzato il fatto che i cieli sono un luogo fisico su cui possono essere fatte scoperte fisiche. Anche se ciò sta iniziando a cambiare, le teorie astronomiche sono ancora strumentaliste: una branca specializzata della matematica il cui scopo è mettere a punto modelli che predicano accuratamente i fenomeni celesti. Nei fatti, i corpi celesti sono così distanti e così privi di proprietà sensibili -- si possono osservare solo posizione, velocità, luminosità e diametro -- che pare improbabile che una qualsiasi teoria fisica che li riguarda possa essere mai veramente provata.*
(*) veramente provata. Nell'Età Tardo Moderna, abbiamo esteso questo a tutte le scienze. Niente viene mai davvero provato. Ogni tanto qualcosa viene falsificato. Se Galileo avesse saputo di Popper, si sarebbe disperato. 
Nel 1617, Galileo è tornato a Firenze per lavorare sul suo Grande Libro; Keplero è a Linz a sviluppare le Tavole Rudolfine; Scheiner sta lavorando alla sua magnum opus sul Sole; Simon Marius ha scoperto la Nebulosa Andromeda -- per un bel po' nessuno saprà che si tratta di una galassia. Ma il Lettore Astuto noterà che non è stato fatto alcun progresso nell'attestare il doppio moto della Terra. Se assumiamo che la Terra si muova, possiamo fare predizioni accurate del cielo; ma se assumiamo che non lo faccia, anche il modello Ticonico fa previsioni accurate. I modelli Copernicano e Ticonico sono matematicamente equivalenti, distinguendosi solo nell'origine del loro sistema di riferimento. Decidere quale sistema di riferimento privilegiare è questione di Fisica, non di Matematica.

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Nel 1617:
  • René Descartes (21) (in Italia noto come Cartesio) ha appena finito il collegio e si arruolerà presto nell'esercito. Sta per incontrare...
  • Isaac Beeckman (29), studente di Willebrord Snel, che anticiperà gran parte della meccanica di Galileo.
  • Marin Mersenne (29), appena ordinato, insegna teologia e filosofia a Nevers e metterà in piedi una rete di corrispondenza fra gli scienziati europei che includerà Galileo, Descartes, Beeckman, Gassendi e Peiresc. Aiuterà a tradurre le opere di Galileo in francese.
  • Pierre Gassendi (25) sta per essere ordinato sacerdote.  
  • Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (39) ha scoperto la Nebulosa di Orione. 
  • Joseph Gaultier de la Vallette (55) nel 1610 aveva osservato con Peiresc le lune di Giove, poco dopo Galileo e Marius, ed era stato il secondo a vedere la Nebulosa di Orione.
  • Il vecchio Simon Stevin (69) nel 1586 aveva lanciato due sfere di peso diverso dalla torre di una chiesa a Delft, provando che cadevano alla stessa velocità. Ha anche scoperto la legge "di Pascal". Consigliere scientifico di Maurice di Nassau, potrebbe esser stato presente quando Lippershey fece una dimostrazione del suo telescopio nel 1608. 
  • Nicholas Zucchi (30), amico di Kepler, ha inventato un telescopio riflettente nel 1616 usando uno specchio parabolico preso in prestito e alcune lenti. Il modello primitivo non permetteva di evitare che la testa dell'utilizzatore intercettasse gran parte dei raggi che dovevano formare l'immagine focale, ma lo userà per scoprire gli anelli di Giove nel 1630 ed esaminare le macchie su Marte dieci anni dopo. Incoraggiato da un altro scienziato gesuita, Paul Guldin, Zucchi regalerà un telescopio ad un entusiasta Keplero, che i gesuiti sapevano in difficoltà economiche e privo di strumenti.
Tutti costoro tranne Gaultier e Beeckman posseggono crateri lunari battezzati in loro nome, come Clavius, Tycho, Galileo, Keplero, Marius, Fabricius, Scheiner e Harriott. Tutte le questioni che sembravano così importanti 400 anni fa, tutte le dispute su chi aveva ragione e chi torto e su chi era arrivato prima, sono ormai scomparse nella democrazia della morte e nel paesaggio lunare.

E poi arrivò...


Morte dei re!  Morte dei re!  Morte dei re!

L'anno delle comete

Con la Lega del Pippione che avvelena i pozzi, esponenti dei Domenicani agitati per le implicazioni esegetiche e un decreto di sospensione di Copernico in attesa delle correzioni, a Galileo resta solo una cosa da fare: alienare i suoi più grandi fan, gli astronomi gesuiti. Ha già flammato Scheiner sulle macchie solari, ma Scheiner era nella lontana Ingolstadt, non al Collegio Romano. Adesso è il turno di Orazio Grassi.

Sì, la finestra è aperta. Che c'è là fuori?
Aspettate!  Che state...?  Aaaaaugh!

23 Maggio, 1618.  La Defenestrazione di Praga scatena la Guerra dei Trent'anni, e ben presto tutti in Europa praticano il *facepalm e l'*headdesk perchè se solo l'avessero chiamata la Guerra dei Trenta Minuti a quest'ora sarebbe già finita.

Ott./Nov., 1618.  Appaiono ben tre differenti comete, di cui la terza molto luminosa. Le comete, essendo eccezioni alla regolarità del cielo, hanno sempre suscitato grande interesse. In questo caso, hanno annunciato l'inizio della Guerra dei Trent'anni. Vengono osservate attentamente da praticamente tutti i principali astronomi -- con un'eccezione: Galileo, a causa dei suoi malanni cronici, è costretto a letto mentre le comete sono visibili.

Orazio Grassi
Orazio Grassi SJ, professore di matematica al Collegio Romano, a seguito di minuziose osservazioni ha concluso (come Tycho nel 1577) che le comete erano posizionate fra il Sole e la Terra con larghe traiettorie circolari (proprio come piace a Galileo!). Tiene quindi una lezione pubblica al riguardo.

Una copia manoscritta di questa presentazione viene mandata a Galileo, che è sbalordito e offeso per il fatto che nell'intera lezione non si trova menzione di Galileo Galilei. Le sue note a margine delle opere di Grassi sono un prontuario dell'insulto in toscano: pezzo d'asinaccio, elefantissimo, bufolaccio, villan poltrone, balordone... Villan poltrone è un piccolo capolavoro. Non ci si offende proprio più come un tempo.

Genn/Feb 1619.  La lezione di Grassi viene pubblicata come Delle Tre Comete dell'Anno MDCXVIII, sottotitolo Una Disputazione Astronomica Avuta Pubblicamente Presso il Collegio Romano della Società di Gesù da Uno dei Padri della Stessa Società. Provate a dirlo con un sol respiro.
1619.  Christoph Scheiner costruisce ed usa una montatura equatoriale per il suo elioscopio. La montatura equatoriale permette di aggiustare la visuale di un telescopio alterando un solo asse (le altre montature richiedono di alterare la posizione su due assi). La montatura equatoriale verrà poi perfezionata da un altro gesuita, Christoph Grienberger.
Giugno 1619.  La replica di Galileo a Grassi viene pubblicata a Firenze a nome di Mario Guiducci, suo pupillo, col titolo di Discorso delle Comete Di Mario Guiducci. Fatto Da Lui Nell'Accademia Fiorentina Nel Suo Medesimo Consolato. Galileo sostiene che le comete non stiano nei cieli bensì -- come aveva detto Aristotele -- siano solo un riflesso della luce solare che rimbalza su vapori ad alta quota emanati dalla Terra. Chiunque non riesca a capirlo, dice, non è adatto a fare scienza, figuriamoci insegnarla.
L'espressione tecnica per la posizione di Galileo è "neanche sbagliata", anche se come per il geocentrismo nei fatti c'erano ragioni per ipotizzarla, prima dell'era dei telescopi. Le teorie di Galileo si basano su una serie di analogie ed argomenti ad hoc, ma a differenza del pamplet di Grassi c'è molto di qualitativo e niente di quantitativo. Il gesuita aveva presentato la sua ipotesi in modo pacato e in termini non definitivi (successivamente supporrà che le comete possano avere orbite ellittiche): come mai Galileo abbia dato il peggio di sé nell'attaccare lui e l'intero Collegio Romano è uno dei misteri della Storia della Scienza NT
.
Nota del Traduttore: Una delle ipotesi più convincenti è che Galileo temesse la concorrenza. Grassi aveva raccolto osservazioni dai gesuiti di mezza Europa e aveva dimostrato con un'opera di divulgazione scritta in linguaggio accessibile e brillante che il Collegio Romano era una potenza scientifica di prim'ordine: in pratica aveva invaso il campo che l'ego di Galileo considerava proprio dominio esclusivo.


Galileo inizia il Discorso delle Comete accusando esplicitamente Scheiner di plagio durante la loro precedente flamewar sulle macchie solari, ricamando deliberatamente le accuse nei termini più insultanti. Quando uscirà la successiva opera di Grassi, la Libra, Galileo scriverà sulla sua copia:
“E che volete far, Signor Sarsi, se a me solo è stato conceduto di scoprire tutte le novità celesti, ed a niun altro nessuna? E questa è verità da non si lasciar sopprimere da malignità o invidia.”
Tant'è per Harriot, Marius, Fabricius, Scheiner, Lembo e il resto. Nel Discorso si riferisce anche alle “presunte osservazioni” di Tycho e alle comete come “i pianeti scimmia di Tycho”. Quindi afferma con confidenza che le comete sono emanazioni dell'atmosfera terrestre! Iniziare una flame war è male. Iniziarla quando si ha torto marcio è peggio.




Padre Grienberger, adesso capo del Collegio Romano, alza le mani in segno di resa.
Quanto agli affari di Galileo, preferirei non immischiarmici dopo che si è comportato tanto malamente verso i matematici del Collegio Romano, dai quali era stato trattato, in verità, più e più volte non meno bene che con onestà. Se anche una sola menzione di lui fosse stata fatta nella Disputatio Romana o se fosse stato refutato in alcun modo, sarei meno risentito verso di lui. Ma dato che non gli era stato dato pensiero e che l'intera questione si basava sul fatto che si è trovato che le comete situano molto più in alto della opinione comune fin qui tenuta e che quivi è stato fatto uso qua di un'ipotesi che fino ad ora era stato lecito ammettere, non riesco proprio a capire come possa esser venuto in mente a Galileo di considerarsi sotto attacco... (The Galileo Affair[traduzione, rintracciare Codex 530, II, folio 48r, Archives of the Pontifical Gregorian University]
Di 'onseguenza, quando nel 1633 s'oppia un 'asino, i gesuiti, che finora erano stati i suoi più grandi fan, se ne staranno con le mani in mano e non faranno nienteNT. Non solo, ma Keplero pensa che i gesuiti e il vecchio Tycho, un tempo suo boss, abbiano ragione sulle comete, e che Galileo si sbagli alla grande.
Nota del Traduttore: se non ci metteranno del loro. Dopo la sua condanna, Galileo ed altri si convinceranno che tutta la vicenda fosse una vendetta della Compagnia di Gesù. È vero che il consulente gesuita del processo è stato implacabile nella sua analisi degli errori di Galileo, ma non abbiamo prove che tutto sia partito da lui e dai suoi confratelli. O non è vero, o sono stati abbastanza astuti da non lasciare tracce. E i gesuiti sono sempre stati famosi per la loro astuzia.


4 Ago. 1619.  Un tale Remus ha scritto una lettera con una petizione per il nostro eliocentrista preferito: "A Galileo piacerebbe avere una copia del vostro libro copernicano, dato che è vietato a Firenze (e a Roma), e non riesce ad ottenerne una". Keplero è perplesso: risponde che tutti i suoi libri sono copernicani, anche se suppone parli dell'Epitome, e, soprattutto, è la prima volta che ha notizia di un simile divieto! Chiede ulteriori informazioni, che Remus dà volentieri 9 giorni dopo:

"Due anni o più fa c'era un religioso Napoletano [Foscarini] che stava spargendo queste opinioni nel popolo scrivendo in volgareNT, per cui stavano emergendo conseguenze e convinzioni pericolose, mentre Galileo, allo stesso tempo, stava perorando la sua causa a Roma con troppa insistenza. E così, l'inizio del primo libro di Copernico è stato corretto, almeno in qualche riga. Ma può essere letto con un permesso e (suppongo) anche l'Epitome, sia dai dotti che da coloro abili nella scienza, tanto a Roma che nel resto d'Italia. Non avete motivo di preoccupazione, né per l'Italia né per l'Austria; solo mantenetevi entro i limiti, e fate attenzione ai vostri pareri.".
NdT: "scrivendo in volgare". Come oggi, uno studioso serio è tenuto a discutere le sue ricerche coi suoi pari nella lingua internazionale: il latino. Scrivere in volgare vuol dire esporre la questione al popolino, un po' come darla in pasto ai social. Ma la massa di semi-colti, si ragiona, non è capace di affrontare argomenti complessi ancora dibattuti: potrebbe convincersi che la Chiesa si sbagli o che i vaccini causino l'autismo.

Questo episodio è molto istruttivo. Dove l'immaginario moderno si aspetta che l'Indice abbia sguinzagliato per tutta l'Europa uomini vestiti di rosso alla ricerca spasmodica di qualsiasi accenno di copernicanesimo, in realtà la decisione del 1616 è stata molto di più simile ad una circolare scolastica: diffusa male, letta da pochi e rispettata ancor meno. Lo stesso Keplero, secondo eliocentrista più in vista del continente e astrologo dell'Imperatore Cattolico, non ne sa niente per 3 anni, e il dott. Remus che lo ha informato per caso gli spiega che è poco più che una formalità.


Ott. 1619.  Sotto lo pseudonimo Lothario Sarsi, Orazio Grassi risponde con un trattato dal titolo La Libra Astronomica e Filosofica sulla Quale Vengono Pesate da Lothario Sarsio Sigensano le Opinioni di Galileo Galilei Esposte da Mario Guiducci nell'Accademia Fiorentina, e Recentemente Rese Pubbliche.
Noms de Plume.  Sotto il sistema del patronato, da parte degli scienziati era solito usare pseudonimi per evitare di creare imbarazzi al patrono con qualche gaffe. Sia Scheiner che Grassi hanno fatto così, e Galileo ha nascosto la sua risposta iniziale dietro al nome del suo allievo. Ricordate che quando annunciò le fasi di Venere Galileo lo fece con un indovinello in latino celato in un anagramma mandato a Keplero. Solo quando la cosa fu certa fornì la chiave e quindi reclamò il credito. In questo modo se si fosse sbagliato non avrebbe messo in imbarazzo in Granduca.(*)
(*) TOF ha sempre desiderato che Cosimo, da piccolo, avesse preso un uccello acquatico da chiamare il Grand Duck.

Apres moi, des horse


19 Nov., 1619.  Descartes fa tre sogni mentre è accampato presso il Danubio con l'esercito bavarese sotto il Conte de Bucquoy. Influenzato dal matematico olandese Beeckman, spende il suo tempo libero(!) studiando matematica. Descartes fa risalire le sue prime idee filosofiche innovative e la sua geometria analitica a questi tre sogni. Negli anni a venire la geometria analitica giocherà un ruolo fondamentale nello sviluppare un modello coerente del mondo.

5 Marzo 1620.  L'amico di Galileo, il matematico veneziano Giovanni Francesco Sagredo, muore a 49 anni. Galileo chiamerà uno dei personaggi del Dialogo in suo onore.  

Maggio 1620.  La Congregazione dell'Indice impartisce le correzioni che devono essere fatte al De Revolutionibus di Copernico perché possa essere letto. Sono poche e relativamente minori, limitandosi a riscrivere alcune frasi in modo ipotetico. Circa metà delle copie italiane vengono emendate. Nessuna nel resto d'Europa, in cui il libro non era mai stato ritirato in alcun modo. Il libro viene ufficialmente rimesso in circolazione, anche se la maggior parte della gente non sembra essersi accorta che fosse stato sospeso.
L'Indice non è particolarmente apprezzato dal clero tradizionalista. È un'innovazione relativamente recente. Ma ogni governo in Europa ne ha una qualche versione. (In Inghilterra, dove le preoccupazioni dei Tudor si concentrano sulla sovversione politica, lo Stationer's Registry copre il suo ruolo.) Bellarmino stesso ha visto uno dei suoi lavori messo all'Indice, come capiterà a 2 dei 3 consulenti-teologi che verranno chiamati per il processo a Galileo del 1633. È un po' una routine stile kabuki da gestire attraverso astuti (TOF osa dire "machiavellici") giri di parole. Nessuno scrittore serio può evitare completamente argomenti che potrebbero avere implicazioni teologiche. 
Ago 1620.  Il cardinale Maffeo Barberini manda a Galileo una sviolinatura in versi intitolata Adulatio Perniciosa, composta in suo onore, con stanze come:
Non sempre, ciò che aldifuori irradia fulgore,
Risplende dentro: scorgiamo le nere macchie
   Nel Sole (chi crederebbe?) scoperte
      Dal tuo ingegno, O Galileo.
Non semper, extra quod radiat jubar,
Splendescit intra: respicimus nigras
   In Sole (quis credat?) retectas
      Arte tua, Galilaee, labes. 
Montagna Bianca: Austro-Bavaresi vs. Boemi-Palatini.
8 Nov. 1620.  René Descartes sconfigge da solo l'esercito protestante nella Battaglia della Montagna. Ha-ha, no, furono le armate combinate di Austria e Baviera sotto Tilly, ma ricordate che René era nell'esercito bavarese al tempo. Questo pone fine alla rivolta boema e tutti tirano un sospiro di sollievo al fatto che la guerra dei Trent'anni è finita, finché qualcuno, forse Descartes, fa i conti e realizza che ci sono ancora 28 anni in vista.

Greg Quindici
Genn. 1621.  Galileo viene eletto Console dell'Accademia Fiorentina. Il 28 dello stesso mese, Papa Paolo V muore e viene succeduto da Gregorio XV (67), un uomo anziano e in cattive condizioni di salute. 


Crissy Lorena.
Galileo le aveva scritto una lettera
Feb 1621.  Il Granduca Cosimo II de' Medici, amico e protettore di Galileo, muore alla veneranda età di 30 anni. Viene succeduto dal figlio, Ferdinando II, che avendo avuto Galileo come tutore è bendisposto nei suoi confronti. Sfortunatamente, ha solo 11 anni e Firenze finisce sotto la reggenza della nonna, Cristina di Lorraine (56), e della madre, Maria Magdalena d'Austria. Peccato che nella sua Lettera alla Granduchessa, scritta nel 1615, Galileo abbia citato quel passo sulla "garrula vecchia". Meno male che la lettera non sia stata pubblicata. Ancora. 

17 Sett 1621.  Il cardinale Roberto Bellarmino muore a 78 anni, dopo essersi ritirato pochi anni prima. Ha liberato la cosmologia dalle sfere "cristalline"-- per ragioni religiose. Fosse vissuto una generazione dopo e fosse quindi stato attivo nella decade successiva, Galileo potrebbe non aver mai avuto alcun problema. Era un tipo sveglio.

Ott 1622.  Galileo manda il manoscritto del Saggiatore (una bilancia di precisione) all'Accademia dei Lincei a Roma per prepararne la pubblicazione. È la replica alla Libra di Grassi. Libra -- Saggiatore. Capita? Una misura col saggiatore è migliore e più precisa. Ha ha. 
Tommy Campanella
Via gli spagnoli da Napoli!!

1623 Tommaso Campanella (55) pubblica la sua Difesa di Galileo a Francoforte. (Era stata scritta nel 1616.) Galileo probabilmente non ne è felice, dal momento che Campanella è un occultista neo-platonico e un sovversivo. Era stato associato con l'ormai defunto Giambattista della Porta (capo di un gruppo di Napoletani che si dilettavano con esperimenti, magia bianca e astrologia, poi introdotto nell'Accademia dei Lincei come quinto membro). Nel 1603, nonostante gli appelli di Papa Paolo V, Campanella era stato condannato dalla Corona Spagnola all'ergastolo per aver guidato una cospirazione contro il dominio spagnolo a Napoli al fine di instaurare una società basata sulla comunione dei beni e delle donne, con la generazione dei figli affidata ad una forma primitiva di eugenetica gestita da medici e astrologi. (Fu torturato più volte e sarebbe stato messo a morte se non avesse finto la pazzia e messo a fuoco la sua cella.) Ma per un tipo in prigione a vita, scrive e pubblica un bel po' di libri. Le prigioni non erano le stesse di oggi. Non era inaudito che i prigionieri spendessero finesettimana e notti a casa! 

Febb 1623.  Padre Niccolò Riccardi, conosciuto come "Padre Mostro" per il suo buzzo enorme, dà la licenza per la stampa del Saggiatore.
20 March 1623.  Curiosità  Papa Gregorio XV emette l'Omnipotentis Dei, l'ultima bolla papale contro la stregoneria, in cui riduce le pene e limita la condanna a morte solo a coloro che si è "dimostrato che siano entrati in patto col demonio, e abbiano commesso omicidio col suo aiuto".  

Marin Mersenne
SySop del Web del XVII secolo
1623.  Descartes incontra Frate Marin Mersenne a Parigi. Mersenne manda avanti l'ARPAnet del XVII secolo. Prima dell'avvento dei giornali scientifici gli accademici europei discutevano e criticavano i loro nuovi lavori attraverso "una vasta rete interconnessa di network di corrispondenza che collegava gli studiosi in modo simile a come fa Internet oggi", anche se "ad un ritmo un poco più rilassato". Queste lettere erano veri e propri trattati e venivano ri-bloggate e ri-twittate; cioè, venivano copiate e inoltrate ai destinatari. (Nulla è veramente nuovo, non è vero?) Il network di Mersenne è uno dei più diffusi (un altro è quello di Nicolas-Claude Fabri de Peiresc). Galileo fa parte della rete di Frate Mersenne. (Christie 2013. The corresponding accountant)


Luglio 1623.  Papa Gregorio XV muore. Nel suo breve regno aveva decretato che le elezioni papali si tengano d'ora in poi a scrutinio segreto, fondato che la Congregatione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide) e canonizzato Teresa d'Avila, Francesco Saverio, Ignatius Loyola, Filippo Neri e Isidoro l'agricoltore.

Viene convocato un conclave. Mandano avanti il ruzzino per un mese. Quindi....




Preparatevi per.............................................





Urbano 8,
MAPSEO di Galileo

Rilancio Urbano

"Nell'agosto 1623, mentre si stampava il libro, giunse a Roma un messaggio di inaspettata allegrezza: Maffeo Barberini era stato eletto Papa. A Firenze la notizia fu accolta con gioia. Dopo Paolo V autoritario, inflessibile e tetro, il breve regno di Gregorio XV aveva apportato solo tenui mutamenti in meglio. Maffeo Barberini invece - ora Urbano VIII - era lui stesso membro della Accademia dei Lincei e amico delle arti; aveva di recente scritto la sua Adulatio perniciosa in onore di Galileo [...]"   (De Santillana, p.311-312)
Quando il Principe Cesi va a congratularsi con Urbano per la sua elezione, il Papa lo interrompe: Galileo viene? Quando viene?

Galileo si dirige in fretta a Roma ad incontrare il suo vecchio amico e benefattore – sei udienze in sei settimane! Il suo MAPSEO adesso è il Papa!

Cosa mai potrebbe andare storto?

Sintonizzatevi ancora per il prossimo eccitante episodio della Grande Scazzottata Copernicana. 

Bibliografia

  1. Christie, Thony (2013) Galileo not admitting he was wrong
  2. Christie, Thony (2013) The corresponding accountant 
  3. Davidson, Michael (1995-2013).  Nicolas Zucchi
  4. De Santillana, Giorgio. The Crime of Galileo. Chicago: University of Chicago Press, 1955.
  5. The Galilean Library.  Non-Intellectual Contexts.  
  6. The Galileo Project.  Chronology.  
  7. Linder, Douglas.  The Trial of Galileo.
  8. Rowland, Wade. Galileo's Mistake. New York: Arcade Publishing, 2003.
  9. Sant, Joseph (2012). Jesuits and the Early Telescope: Scheiner and Grienberger
  10. Sant, Joseph (2012). Timeline of the telescope.
  11. Sant, Joseph (2012). Timeline of mechanics.
  12. Shea, William R. and Mariano Artigas. Galileo in Rome. Oxford: Oxford University Press, 2003.
  13. Shea, William R. and Mariano Artigas.  The Galileo Affair.  Un breve riassunto di #11, con slides.
  14. Michael Walter Burke-Gaffney S.J, Kepler and the Jesuits, 1944.

1 commento:

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