venerdì 10 marzo 2017

Indice

Introduzione del traduttore - Galileo Aveva Torto

Capitoli

Appendice del traduttore - Breve guida ai miti su Galileo e Copernico





LISTA DEI MITI SU CHIESA, COPERNICO E GALILEO

Copernico e/o Galileo avevano dimostrato che la Terra ruota intorno al Sole

Il sistema Copernicano era chiaramente il migliore
 

La scelta era fra Copernico e Tolomeo

Fino a Galileo tutti seguivano ciecamente Aristotele

Galileo è il padre della Scienza moderna e/o del metodo scientifico 

Il Saggiatore è un capolavoro di metodo scientifico 

Quando Copernico presentò la sua teoria la Chiesa la condannò in quanto contraria alle Sacre Scritture

L'eliocentrismo fu dichiarato eretico


Il Dialogo Sui Due Massimi Sistemi è un capolavoro scientifico
 
Il processo a Galileo fu un processo alla Scienza!™ per colpire l'eliocentrismo

Galileo è stato in prigione o torturato, o ha a malapena evitato punizioni molto peggiori


Sostenere l'eliocentrismo era un ottimo modo per rischiare la prigione o il rogo

9. Da Plausibile a Provata


Altro ancora by The Old Flynn su The TOF Spot e The Auld Blogge: Mike Flynn's Journal!




Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.


 
La grande disonestà del Dialogo di Galileo è stata presentare una competizione fra i modelli Copernicano e Tolemaico. Ormai erano stati messi entrambi a tappeto e la vera gara era fra i modelli Ticonico/Ursino e Kepleriano, con il modello Ursino in vantaggio ai punti. Galileo non ne menziona nemmeno uno. Ritiene i modelli Ticonico/Ursino antiestetici e goffi. Sembra aver considerato il modello di Keplero, che era in pacchetto unico con una fisica in cui il Sole emetteva una forza misteriosa che faceva girare i pianeti, come occultismo. Inoltre, era votato alle circonferenze platoniche perfette, e Keplero le aveva ellissate. Buuuuu.


Il libro di Galileo “si dimostrò popolare fra gli eruditi che non erano astronomi, che apprezzavano le sue evidenti capacità di scrittore polemico; ma contrariamente all'opinione comune non giocò un ruolo significativo nella discussione scientifica contemporanea”. (Christie, Galileo’s great bluff 2010) Uno può anche argomentare che Galileo ritardò l'accettazione dell'eliocentrismo, anche se TOF non lo fa.


Il punto è che la questione non poteva essere risolta tramite l'astronomia matematica, ma solo con nuova fisica.

8. Processo Scientifico

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Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.

 

Precedentemente sulla Scazzottata

Galileo ha appena pubblicato la sua Magnum Opus


Diversi fattori si sono combinati per creare la tempesta perfetta.
  • Le migliori menti dai tempi di Aristotele ritenevano la Terra stazionaria per ottime ragioni empiriche.  
  • Poiché era il "consenso scientifico", gli antichi Padri della Chiesa lo avevano preso per assodato nella loro lettura delle Scritture, per cui gli scritti patristici sono pieni di invocazioni retoriche alla terra stazionaria.  
  • Mentre non c'è alcun problema dogmatico nel reinterpretare le Scritture quando si sa che la lettura letterale è errata, nessuno lo farebbe per una mera ipotesi plausibile. Quindi, l'eliocentrismo deve essere dimostrato aldilà di qualsiasi ragionevole dubbio.  
  • Il Papa pensa che le teorie scientifiche non possano essere dimostrate con certezza. (Ciò viene chiamato strumentalismo.) In particolare, non pensa che il moto della Terra potrà mai essere provato. In questo, va ben oltre Popper.  
  • Il Papa è un vecchio amico di Galileo e lo ha aiutato in diverse occasioni.
  • Galileo ha preso l'argomento strumentalista del Papa e lo ha piazzato in bocca a Simplicio, nelle Conclusioni, apparentemente assumendo che facendo annuire in approvazione gli altri personaggi ha fatto la lezione per casa e soddisfatto le richieste.
  • Ma dopo aver letto tutto il resto del Dialogo, ne esce come un'obiezione vacua fatta da un sempliciotto e l'annuire in approvazione come una pacca condiscendente sulla testa del "Simplicio".
  • Il Principe Cesi, che aveva la saggezza di strada (e le connessioni e viveva a Roma) avrebbe potuto evitare la collisione, ma Cesi è morto prima che il manoscritto fosse pronto per la pubblicazione.  
  • La peste ha bloccato i viaggi e la posta, per cui Galileo non può mandare né portare il manoscritto a Roma e vuole pubblicarlo a Firenze.  
  • Galileo ha usato i muscoli politici dei Medici per forzare un imprimatur da Riccardi (o, più precisamente, ha forzato Riccardi a passare la patata a Egidi, l'Inquisitore fiorentino.)
  • Padre Riccardi (aka Padre Mostro), il Maestro del Sacro Palazzo, ha letto solo la Prefazione prima di fare scaricabarile. Cerca di informare l'Inquisitore delle preoccupazioni papali, ma l'Inquisitore non ha la Prefazione e la Conclusione, soltanto il corpo del manoscritto. Non è chiaro se qualcuno -- Riccardi, Egidi, Stefani (il revisore scelto da Galileo a Firenze), o i revisori laici del Granduca -- abbia letto la Conclusione insieme al Dialogo.  
  • Data la situazione internazionale -- e una scazzottata nel suo stesso concistoro fra cardinali borbonici e asburgici! -- Urbano non ha né il tempo né la pazienza per una disputa sull'astronomia matematica. Ma ad un ingrato bisogna insegnare qual è il suo posto.
Una volta che esce il libro, qualcuno "gentilmente" indica ad Urbano l'evidente schiaffo in faccia contenuto nella Conclusione. Nel lessico del Rinascimento, c'è ben poco di peggiore dell'ingratitudine. L'amicizia tradita si trasforma in acido rancore. Il problema è che Galileo è vanesio e insofferente verso chi non la pensa come lui mentre Urbano ha... esattamente la stessa personalità.

7. Il Flusso e Riflusso del Tempo

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Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.


Precedentemente sulla Scazzottata

Le facce di Venere
Episodio precedente: Cometa Camaleonte


All'inizio degli anni '610 la scoperta col telescopio delle fasi di Venere da parte di una varietà di astronomi ha posto fine al lungo, felice consenso scientifico sul modello Tolemaico, che adesso giace fra le ceneri della Storia. Gli aristotelici sono giulivi, dato che l'Astronomia Tolemaica faceva a cazzotti con la Fisica Aristotelica (un po' come oggi la Meccanica Quantistica mal si aggrada con la Relatività Generale). Tuttavia, ride bene chi ride ultimo, visto che più pezzi della Fisica Aristotelica sono stati messi in dubbio dal telescopio: la Luna ha montagne, Giove ha lune, il Sole le lentiggini e le comete hanno le orbite più infelici. 


Niente di tutto ciò prova che la Terra si muova o che il Sole sia al centro del Cosmo. La Terra stazionaria rimane irreprensibile e il suo presunto doppio moto è falsificato nel senso popperiano da 1) l'assenza di una parallasse visibile fra le stelle fisse (che falsifica la rivoluzione terrestre) e 2) la mancanza di effetti di Coriolis rilevabili (che falsifica la rotazione terrestre). Ci sono controargomenti, dall'altra parte, che attendono lo sviluppo di concetti come l'inerzia. TOF parlerebbe dell'inerzia, ma non ha la spinta per farlo. 


Nel frattempo, Galileo è stato trascinato dalla Lega del Pippione nell'impicciarsi di interpretazione delle Scritture, non una grande idea durante la Rivoluzione Protestante. È stato scagionato dal sospetto di eresia in ben due indagini confidenziali, ma nel processo il copernicanesimo ha attratto l'attenzione delle Autorità -- che sono perlopiù avvocati e politici. Galileo aveva cercato di reinterpretare le Scritture per via della sua fede nel copernicanesimo-come-realtà-fisica e -- come la gente reagisce agli attentati preoccupandosi della troppa libertà (piuttosto che, per esempio, dei violenti) -- le autorità reagiscono a questa esegesi free-lance preoccupandosi dell'eliocentrismo.


Un decreto dell'Indice in teoria aveva rimosso il libro di Copernico dalla circolazione per qualche anno, in attesa di una manciata di correzioni a frasi che sembravano suggerire la realtà fisica del modello. Galileo è stato avvisato di non sostenere o insegnare la teoria in altro modo che come modello matematico. Tuttavia, il compianto cardinal Bellarmino aveva scritto che se fosse stata presentata una dimostrazione, non ci sarebbero stati problemi a chiarire le questioni scritturali. La Chiesa non ha mai insistito su uno stretto letteralismo. Ma mentre la Chiesa, che crede che la Verità è Una, non avrebbe problemi a intendere le scritture in modo non letterale se una lettura letterale venisse dimostrata certamente falsa, non intende farlo a favore di un'ipotesi matematica plausibile. Vista la storia della scienza, questo avrebbe reso l'esegesi ostaggio del flogisto, o qualsiasi altra moda scientifica. 


Quindi tutto quello che serve a Galileo adesso è presentare l'evidenza empirica del doppio moto terrestre. Baggianata.


Oppure no?

5. Dai Diamanti Non Nasce Niente...

Altro ancora by The Old Flynn su The TOF Spot e The Auld Blogge: Mike Flynn's Journal!





Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.


Precedentemente sulla Scazzottata...

  1. Per robuste ragioni empiriche per 1400 anni il consenso scientifico era stato che la Terra fosse stazionaria nel punto più basso dei cieli, e i Padri della Chiesa avevano interpretato la Scrittura alla luce di questa Scienza Ufficiale™.
  2. All'inizio del 1600 una serie di scoperte col telescopio fatte in contemporanea da Harriot, i Fabricii, Marius, Galileo, Scheiner, Lembo, et al., avevano danneggiato irreparabilmente l'astronomia Tolemaica e quella Aristotelica. Ma falsificare Tolomeo non dimostra Copernico. Al tempo il modello Ticonico sembrava l'alternativa migliore. Dopo tutto, perché la mobilità della Terra fosse reale era richiesta una Fisica completamente nuova, e nessuno l'aveva a portata di mano.
  3. Una scoperta -- le macchie solari -- aveva scatenato una flamewar di proporzioni epiche fra Padre Christoph Scheiner (gesuita), mathematicus di Ingolstadt, e Galileo Galilei, mathematicus-cortigiano del Granduca di Firenze. Questo avrà Nefaste Conseguenze più tardi. 
  4. L'aristotelico duro e puro Lodovico delle Colombe attacca le nuove scoperte con un libello, alcuni filosofi si rifiutano di guardare attraverso il telescopio, altri guardano ma non vedono nulla.(*) Galileo li ignora e li sbeffeggia. Quindi la "Lega" di della Colombe organizza una serie di attacchi, prima da parte di Lorini, poi più clamorosamente da parte di Caccini, infine con una denuncia formale inoltrata da Lorini presso il Sant'Uffizio. L'Uffizio archivia la denuncia senza pregiudizi.
    (*) non vedono nulla. Hanno ottimi motivi. I primi telescopi non producono buone immagini. 
Dannazione, ancora una volta i nostri piani malefici sono stati sventati!
Nell'episodio di oggi....

6. Cometa Camaleonte

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Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.

 

Precedentemente sulla Scazzottata...

  1. I nemici di Galileo sono riusciti a trascinarlo in una discussione teologica, non proprio una grande idea per un privato cittadino durante la Riforma Protestante. Gli avvocati e i politicanti che mandano avanti la baracca hanno scarso interesse e quasi nessuna comprensione delle scienze naturali: le vedono solo come sgradevoli seccature su cui certa gente si impunta e non vedono l'ora di liberarsene. Persino i Lincei sono perlopiù naturalisti privi di un'adeguata preparazione in astronomia.
  2. A Galileo è stato chiesto con gentilezza di provare che la Terra si muova davvero prima di pretendere che la Chiesa reinterpreti le Scritture. Ma il matematico toscano ha un carattere irascibile e impaziente. Sente di vedere le cose in modo così chiaro che la richiesta di una dimostrazione gli sembra pura cocciutaggine e, ahimè, inizia a vedere prove dove non ce ne sono.  
  3. Il risultato è che nel 1616 il libro di Copernico è stato ritirato dalla pubblicazione -- la terza edizione è appena uscita -- in attesa di correzioni. Che non sia stato semplicemente interdetto è evidenza del fatto che le autorità non hanno problemi con l'eliocentrismo di per sé, solo con l'affermazione che sia un fatto fisico (per cui etc etc.) Un altro libro che si impicciava di Scritture nel nome del Copernicanesimo -- di Padre Foscarini -- è stato proibito, indicando ciò che veramente importa al Sant'Uffizio. 
  4. Galileo si sente a posto con tutto ciò, dato che crede che ben presto avrà la dimostrazione fisica che Bellarmino desidera. A quel punto Scriverà Un Libro.
Non dobbiamo supporre che Galileo si sia tirato contro tutto quanto con la sua personalità arrogante, anche se questa certo non aiuta. (Un sacco di gente sta parlando di movimento terrestre senza sollevare polveroni. Il protestante Keplero, per esempio, è stato nominato Matematico Imperiale da un Imperatore Cattolico* ed i gesuiti gli offriranno un posto da docente universitario promettendo che non si dovrà convertire.) Galileo è stato incessantemente braccato da una banda di nemici aristotelici guidata da Ludovico delle Colombe, che lo ha più o meno obbligato a rispondere in termini teologici. Si preoccupa sinceramente che se insistono assilleranno la sua amata Chiesa fino a farle prendere una posizione teologica su una questione di fatti empirici.
(*) Matematico Imperiale. A questo punto della storia, Keplero ha ottenuto il permesso di trasferirsi a Linz e lavorare sulle Tavole Rudolphine, un pratico manuale su cui applicare il suo strano modello astronomico ellittico.
Ma non dobbiamo nemmeno pensare che le autorità ecclesiastiche stiano "dando la caccia" a Galileo per qualche radicata ostilità antiscientifica di chi odia la scienza. Ognuno pensa di essere dalla parte della scienza, e nessuno di essi -- nemmeno Galileo -- pensa alla scienza nel modo in cui facciamo oggi. Le autorità sono piuttosto bendisposte verso Galileo, specialmente coloro come Bellarmino, i Barberini, del Monte ed altri del "clan Toscano" all'interno della Curia, che gli danno una mano ogni volta che è possibile. Bellarmino gli ha fornito un'anteprima del decreto del 1616 in modo che non ne venga colto di sorpresa e umiliato pubblicamente, e non ha problemi a procurargli un certificato che afferma che Galileo stesso non è stato accusato di alcunché. Una volta che le correzioni a Copernico saranno fatte, è il benvenuto ad usarlo e discuterlo come modello matematico. È solo finché non ne ha una prova che non può dire che è una realtà fisica.

4. La Fabbrica del Fango


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Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.

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  1. Abbiamo visto che c'erano robuste ragioni empiriche per accettare il consenso scientifico di una Terra stazionaria, soprattutto l'assenza di parallasse stellare e di effetti alla Coriolis.
  2. In particolare, i Padri della Chiesa avevano interpretato la Scrittura alla luce di questo verdetto scientifico, dato che come chiunque altro assumevano che gli scienziati ci avessero azzeccato. Questo consenso è rimasto in piedi per 1400 anni.
  3. Agli inizi del '600 una serie di scoperte col telescopio avevano fatto tremare la cosmologia aristotelica ed una (le fasi di Venere) aveva danneggiato irreparabilmente l'astronomia tolemaica. Queste scoperte erano state fatte quasi in contemporanea da matematici di tutta Europa: Harriot, Fabricius pere et fils, de Peiresc, Marius, Galileo, Scheiner, Lembo, ed altri.
  4. Poiché la Terra era "chiaramente" stazionaria, la maggior parte degli astronomi migrò al sistema Ticonico o quello Ursino. Una manciata – più umanisti che scienziati – si radunarono attorno al modello Copernicano. Il modello ellittico di Keplero per qualche ragione passò inosservato.
  5. Una scoperta – le macchie solari – risultò in una flamewar di proporzioni epiche fra Padre Christoph Scheiner, un matematico gesuita di Ingolstadt, e Galileo Galilei, matematico-cortigiano del Granduca di Firenze.
È il 1613, e Galileo ha pubblicato le sue Lettere sulle Macchie Solari, dopo che i censori hanno rimosso tutti i suoi appelli alla Scrittura. (Non avevano obiettato al suo esplicito supporto al copernicanesimo.) Nel frattempo, i nemici di Galileo stanno preparando un attacco. Alcuni uomini di decisa fede peripatetica hanno formato una "Lega" (come si chiamano loro stessi) intorno a Lodovico delle Colombe. Venutone a conoscenza, Galileo li chiama "Lega del Pippione" (piccione). Lodovico, afferma, non apre mai la bocca senza dire qualcosa di stupido. L'amore di Galileo per gli sfottò brillanti potrebbe metterlo nei guai uno di questi giorni.

"La qual mia religiosissima e santissima mente, quanto più limpida apparirebbe quando fussero esposte in palese le calunnie, le fraudi, gli strattagemmi e gl'inganni, che 18 anni fa furono usati in Roma per abbarbagliar la vista ai superiori!"
-- Lettera di Galileo a Peiresc (21 Feb 1635)

3. La Grande Flame War di Galileo-Scheiner del 1611-13

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Nota del Traduttore: I brani con lo sfondo azzurro sono traduzioni dalla traduzione inglese, non essendo riuscito a rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.


Precedentemente sulla Scazzottata...

...abbiamo visto che l'immobilità della Terra rappresentava la 'Scienza Ufficiale' e il 'Consenso Accademico' per eccellenti motivazioni empiriche, mentre le teorie geocinetiche erano state falsificate su più basi, di cui le più decisive la mancanza di parallasse stellare (che falsificava la rivoluzione terrestre) e la mancanza di effetti di Coriolis (che falsificava la rotazione terrestre). Oggi sappiamo che queste falsificazioni (come tutte le falsificazioni) sono state falsificate da quello che potremmo chiamare l'Effetto Duhem.
La falsificazione Popperiana è conosciuta in logica come modus tollens:
M: Se (è vera) A, allora Y.
m: Ma non-Y
Allora: non-A
Ma non c'è mai una sola A, cosicché abbiamo sempre:
M: Se A e B, allora Y.
m: Ma non-Y
Allora: non-A o non-B
Perciò, non è mai scontato quale delle assunzioni di base – e ce ne saranno sempre più di due! -- è stata falsificata quando Y viene smentita dalle osservazioni. Il problema è che è difficile capire quali assunzioni implicite uno stia assumendo. Si pensava che la mancanza di parallasse stellare falsificasse A (La Terra gira intorno al Sole) ma in realtà falsificava B (le stelle sono a milioni di chilometri di distanza). Infatti, le stelle sono a miliardi di chilometri di distanza e la parallasse è troppo piccola per esser percepita persino con un telescopio da 20x. Si pensava che le distanze stellari fossero un dato di fatto, sulla base della luminosità e del diametro del disco stellare. Ma (nel XIX secolo!) saltò fuori che i "dischi" erano illusioni ottiche causate dalla diffrazione e che le stelle si differenziavano in luminosità intrinseca. Solo che siamo ancora qua nel XVII secolo.
Nel secondo episodio, abbiamo visto un mucchio di nuove scoperte durante il 1610-1611; vedi le montagne sulla Luna, le stelle Medicee e (più importante) le fasi di Venere. Adesso, le prime due non dimostrano la geomobilità, né minano la geostazionarietà. La prima indica che la Luna non è incorruttibile. Ma con questo concorda anche la teologia, quindi ciò smentisce solo la fisica aristotelica. La seconda indica che alcuni corpi celesti -- Cosmo, Franco, Carlo e Lonzo – girano intorno a Giove e non alla Terra. Questo infastidisce i fisici aristotelici, ma non gli astronomi ticonici. Solo le fasi di Venere mettono KO il Vecchio Tolomeo.


Ma eliminare Tolomeo non prova Copernico più di quanto eliminare Darwin proverebbe l'Intelligent Design. Ci possono essere [e c'erano!] altre alternative. Quando Ptolomaios fu ptolto di pmezzo, gli astronomi migrarono... verso i sistemi Ticonico ed Ursino -- perché nessuna delle osservazioni al telescopio fino ad allora aveva stabilito il moto della Terra. Dei sette modelli del cosmo che erano in gioco all'inizio del secolo, quattro sono ancora in gara, anche se il makkinoso Kopernicano stava rapidamente finendo fuori commercio:
  1. Eraclideo
  2. Tolemaico
  3. Copernicano
  4. Gilbertiano
  5. Ticonico
  6. Ursino
  7. Kepleriano
Era un'era nuova, moderna. Tutto stava cambiando. Chissà cos'altro poteva accadere!


2. Al Tappeto

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Nel Post Precedente

che può essere trovato qua, abbiamo visto che il sistema dell'universo geocentrico/geostazionario non solo non era irragionevole, ma era pure quello in migliore accordo con le conoscenze empiriche disponibili. Inter alia, potevate vedere che le stelle e i pianeti si muovono intorno alla Terra!


Nel 1377 d'Oresme minò quella evidenza nel suo Livre du ciel et du monde con un argomento sulla relatività dei sistemi di riferimento. Sia che la Terra stia ruotando e i cieli stiano fermi che viceversa, tutto sembrerebbe uguale. Propose anche un "moto comune" per ribattere all'Argomento dei Venti. Nessuna di queste argomentazioni era conclusiva e a d'Oresme mancavano gli arnesi del mestiere (inerzia, forze, ...) che gli avrebbero permesso di inquadrare il problema.


Il maggior ostacolo per la rivoluzione terrestre era l'assenza di parallasse stellare. Copernico (fra gli altri) propose che le stelle fossero in realtà estremamente lontane cosicché la parallasse sarebbe stata troppo piccola per essere vista ad occhio nudo. Ma questo era salvare un'ipotesi indimostrata buttando lì una seconda ipotesi indimostrata. Le stelle non potevano essere distanti come richiedeva il copernicanesimo perché in tal caso, dato il loro disco visibile, la semplice proporzione geometrica richiedeva stelle di tale enorme dimensione da far impallidire il sistema solare. Tycho (fra gli altri*) pensava che questo fosse assurdo, visto che richiedeva di un'intera classe di nuove entità. I copernicani rispondevano dicendo "Potere di Dio!" “Che importa quanto sono grandi le stelle?” scrisse Christoph Rothmann, perché un infinito Dio Creatore è ben più grande.

(*) fra gli altri. Poco nella storia della scienza è dovuto ad Una Sola Persona. Non c'è un "Padre di..." questo o quello. Quelli che ottengono il merito sono tipicamente fortunati, più astuti nelle pubbliche relazioni, o si ergono sulle spalle di qualcuno. I migliori, come Newton, ve lo diranno.


Notate, en passant, che era il fatto che la Terra fosse stazionaria che contava, non che fosse 'al centro'. Gli antichi e [specialmente] i medievali vedevano la Terra come nel punto più basso dell'universo, la posizione più ignobile. Ecco perché il copernicanesimo era supportato dagli umanisti ma avversato dai fisici. Elevava la Terra (e gli esseri umani) in una posizione più alta nel creato.

1. La Grande Scazzottata Copernicana


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Nota del Traduttore: Il testo in azzurro è tradotto dalla versione inglese, non essendo stato possibile rintracciare le fonti in lingua italiana. Chiunque me le fornisse sarebbe di grande aiuto.

0. Una piccola storia di questa opera

TOF [acronimo di The Old Flynn, soprannome dell'autore] ha scritto un articolo intitolato "The Great Ptolemaic Smackdown and Down 'n Dirty Mud-Wrassle" in cui descrive il tragitto lungo oltre un secolo dal primo modello matematico eliocentrico ben formulato al trionfo finale sul geocentrismo. Svariati decenni, quando più quando meno, sono in generale quanto è servito alla meccanica quantistica, la relatività generale e varie altre teorie per progredire da "ipotesi folle che ribalta secoli di consenso scientifico" a "modello standard", quindi non c'è niente di inusuale nella resistenza all'eliocentrismo da parte della comunità scientifica del tempo. Come una volta la mise Max Planck, una nuova teoria scientifica viene gradualmente accettata dagli scienziati perché "tutti i vecchi scienziati sono morti".

Ebbene, l'articolo sopra citato è apparso nell'uscita Gennaio/Febbraio 2013 di Analog, quindi tecnicamente al tempo della scrittura di questi post era ancora off-limits. Poiché Analog aveva comprato i diritti di riproduzione in inglese per un anno, TOF ha considerato la possibilità di riscriverlo sul blog in latino, ma questo creerebbe qualche problema al Fedele Lettore. Tuttavia, a TOF sovviene che una versione assai alterata potrebbe non essere fuori luogo. In particolare, poiché spesso si crede che l'opposizione all'eliocentrismo fosse di origine religiosa, un po' di attenzione a Voi-Sapete-Chi(*) è dovuta. Prima, un po' di background.
(*) Voi-Sapete-Chi. Galileo. Lo sapevate, giusto?



1. I Nostri Antenati Erano Stuuupidi

Prima di ridere dei nostri antenati, TOF vi invita a provare che la Terra effettua, contrariamente ai vostri sensi, un doppio moto folle e sbandante: gira come una trottola ruotando intorno al Sole senza lasciarsi dietro (in qualche modo) la Luna e l'atmosfera, e senza che tutti barcollino come ubriachi. Non è permesso appellarsi agli esperti o ai successi della NASA. Avete occhio nudo e astrolabi, e praticamente solo questo. Avanti. TOF vi aspetta qui.

Fig. 1: Frontespizio dell'Almagestum novum (1651) di Giovanni Riccioli. 
 Tolomeo giace prostrato ai piedi dei modelli di Tycho e Copernico, dicendo "Mi rialzerò!"
Non lo farà. Questo è il libro che Galileo
doveva scrivere.

Prefazione del Traduttore - Galileo Aveva Torto

Il che non significa che la Chiesa avesse ragione.
Il fatto è che, sebbene Galileo avesse effettivamente torto da un punto scientifico1, il famoso processo e la condanna non riguardarono la Scienza!™, ma furono messi in moto dalla sua lingua pungente e da qualche buon vecchio gioco politico.
Suggerisco che il Papa abbia abusato del suo potere temporale e la gente che ama ripetere che la Chiesa ha fatto Brutte Brutte Cose resta oltraggiata, accusandomi di essere un apologista incallito. Misteri della vita.


(Anche se il lettore potrebbe interrogarsi se per caso non stia indulgendo nel presentismo, la credenza che i nostri avi dovessero avere i nostri stessi valori. A noi la stessa esistenza di Inquisizione e censura, organi preposti a giudicare cosa potesse essere pubblicato e affermato, pare assurda. Per Galileo era normale.)


1. Ebbene sì. Come vedremo presto, indovinare la cosa giusta e fare la giusta deduzione scientifica non sono la stessa cosa.


Perché questa traduzione


Quando mi sono imbattuto nel The Great Ptolemaic Smackdown mi sono sentito un idiota.

Sebbene sia cresciuto, si può dire, a parrocchia e scienza, ed ho sempre percepito il Cristianesimo come una religione "dotta", mi ero fidato delle onnipresenti narrative sul processo Galileo, dipinto come tipico caso di "Scienza vs Fede" (o unico caso? Per gli altri esempi portati di solito, p.e. Ipazia o Giordano Bruno, si vede rapidamente che non è così). Ma l'autore mostra che è possibile sostenerle solo se ignorando  l'intera cronologia degli eventi.

Andando alle fonti e leggendo le opere di storici autorevoli ho potuto verificare l'accuratezza di questo resoconto, e il quadro che ne esce ha molto più senso. La reale vicenda Galileo è più interessante della favoletta che sovente se ne racconta; apre uno squarcio sull'astronomia del 1600 e su tutti quei fattori umani e sociali che circondavano il dibattito scientifico, oltre a narrare un episodio eccezionale nella storia dell'umanità per le particolarità dei suoi protagonisti. Come Urbano VIII non era un castigatore della Scienza!™, Galileo non ne era certo un paladino integerrimo. Ma vedremo.
Ad oggi sul web italiano manca un resoconto così completo e al contempo divertente sullo scontro geocentrismo/eliocentrismo e l'affaire Galileo: è possibile trovare solo materiale molto riassuntivo o, soprattutto, ripetizioni dei soliti miti. Per questo ho voluto tradurlo. Spero di aver fatto un lavoro chiaro, e che possiate trovarlo interessante e scorrevole come lo ho trovato io.


Perché farla leggere a scuola


Appena laureato in Fisica, senza quasi accorgermene, mi sono trovato ad insegnare al liceo scientifico. Gli anni passano e, quando il Ministero dell'Istruzione nella sua infinita fame di Caos ci ha catapultato addosso quello strano mostro di Frankenstein chiamato "Educazione Civica", non ho avuto dubbi: ho subito trasformato questa traduzione nel materiale spiegato, proposto e discusso nelle ore di Fisica, con tanto di verifiche di comprensione. Non era puro desiderio di riversare le mie passioni addosso agli studenti: ritengo sia stato davvero utile e sono soddisfatto dei risultati.

Uno dei passatempi più popolari fra chi ha una laurea scientifica è lamentarsi di quanto male la Scienza sia descritta e spiegata al pubblico; al contempo, chiunque si sia mai avvicinato alla Storia non può che constatare che l'esposizione tipica di questa disciplina è di qualità altrettanto infima. La conseguenza inevitabile è che la Storia della Scienza è maltrattata il doppio: persino sui libri scolastici si oscilla fra il fuorviante e la pura bufala. Il problema è che è proprio la Storia della Scienza a scolpire l'impressione dei non esperti su come viene fatta la Scienza.

Ascoltando in giro e studiando sui manuali scolastici verrebbe da pensare che la Scienza proceda per Grandi Nomi: nel caso di Galileo, di Newton, di Darwin, di Einstein e di altri ancora ci sarebbe stata una comunità di studiosi pomposi incapaci di carpire i segreti della Natura finché non è arrivato il Genio che ha fornito tutte le risposte, spesso osteggiato dai contemporanei. È una favoletta assurda che nasconde dibattiti complessi e a mille voci durati decenni: ma è anche la lente con cui il grande pubblico legge la ricerca scientifica dei giorni nostri.

Lo abbiamo visto col COVID, malattia sconosciuta che ha invaso la nostra vita da un giorno all'altro. In mancanza di dati chiari e affidabili si è subito scatenata la discussione scientifica, con molte teorie e posizioni differenti: il cittadino quadratico medio ha forse cercato di seguire questo complesso dibattito, conscio della precarietà di ogni conclusione strombazzata dagli organi di informazione? No, è partito alla ricerca spasmodica del Genio Che Ha Capito Tutto ed ha iniziato a fidarsi di quello individuato; dopotutto, gli è stato insegnato che ce n'è sempre uno. Solo che i candidati erano molti, soprattutto fra chi si è lanciato a vendere certezze prima che ci fossero dati sicuri, ognuno coi suoi seguaci. Così si sono create fazioni di fatto incapaci di dialogo: e ogni volta che qualcuno dei luminari ha fatto uno scivolone clamoroso intere fette di pubblico hanno perso fiducia nella Scienza invece di riconoscere che le teorie propugnate da costui erano appunto solo teorie.

La Grande Scazzottata Copernicana, in tutta la sua meravigliosa complessità e umanità, è un ottimo antidoto. Mostra una discussione scientifica complessa ma comunque alla portata di un buon liceale. Esibisce una moltitudine di studiosi di ogni genere, nomi noti e meno noti, ciascuno dei quali ha portato il suo contributo; azzeccando alcune cose e sbagliandone molte altre (Galileo forse più di chiunque altro), anche se spesso per motivi validi. Porta persino episodi in cui il disaccordo scientifico era solo un piccolo elemento di un disaccordo molto più umano ed emotivo. Dipinge insomma un ritratto della Scienza più umile, ma anche più realistico ed utile a leggere la ricerca e le diatribe contemporanee. E credo che ai miei alunni questo sia arrivato.

Lorenzo Barattini